Nella prima metà del Cinquecento, nell'Italia divisa tra Francia e Spagna, la nobile poetessa meridionale Isabella Morra combatte per l'ideale di libertà e per la fama che sente di meritare.
Un impero in disfacimento, collassato sotto il suo stesso peso.
Pelagio, educatore dei figli e della nipote di Massimo, racconta le imprese di quello che, forse a torto, è stato spesso considerato un usurpatore come tanti.